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YAYOI KUSAMA, una vita a pois

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Arti visive, danza, moda, design, scrittura e composizione musicale, l’artista Yayoi Kusama durante il corso della sua lunga carriera ha affrontato con maestria tutte queste discipline e molto di più.
Oggi considerata fra i più importanti artisti giapponesi contemporane
i, si potrebbe dire che la sua ricerca artistica si avvicini a surrealismo, Espressionismo Astratto, al Minimalismo, alla Pop Art, alla Land Art e persino allo Psichedelismo.  E’ nella sua storia vissuta che si ritrova parte significativa delle caratteristiche stilistiche presenti nelle sue opere, da piccola Yayoi soffre infatti di disturbi ossessivo-compulsivi ed allucinazioni plurime dovute a perpetrate violenze domestiche. Durante una crisi, all’età di 12 anni, il motivo a fiori rossi di una tovaglia da tavola comincerà a riprodursi all’infinito nella stanza, popolando da allora in poi il suo universo. Pois e fiori giganti, reti, protuberanze molli e forme falliche, il tutto riprodotto, moltiplicato ed aggregato in modo ossessivo.

Sembra utilizzare il mezzo artistico per dominare le sue paure, convertendo questa proliferazione minacciosa in una via di salvezza e fuga verso un percorso liberatorio. L’artista si interroga sulla percezione del cosmo e dell’ infinito, invocando un vero e proprio inno alla bellezza della vita.  I suoi giganteschi fiori dai colori vivi e brillanti intendono esprimere il senso di rigenerazione, di crescita e transizione propri del ciclo naturale. I pois, invece, quasi fossero parte di un piccolo cosmo, sembrano smaterializzarsi davanti ai nostri occhi, al pari di movimenti effettuati da corpi celesti. Esplora il concetto di infinito con le sue “Infinity Mirror Room”, passando dalla superficie bidimensionale delle tele ad un ambiente di riflessione speculare, dovuto all’effetto caleidoscopico delle superfici specchianti che genera uno spazio inesauribile.  L’ottantacinquenne artista giapponese, nota in America soprattutto per i suoi ossessivi dipinti astratti, per le installazioni tridimensionali a immersione totale e per le performance di body painting a pallini, nel 2012 decide di avvicinarsi anche al mondo della moda, grazie ad una particolare collaborazione.

Insieme a Marc Jacobs, direttore artistico Louis Vuitton, realizza infatti numerosi capi d’abbigliamento che riportano gli ossessivi pois, molto grandi e colorati. Nota la linea di borse Louis Vuitton, dove sono stati ripresi i modelli più iconici in cui la classica tela Monogram è stata sostituita con la ben più prestigiosa pelle Monogram Vernis Dots Infinity. Insieme alle borse sono stati realizzati articoli di piccola pelletteria, quali portafogli, pochettes, portamonete che oltre ai pois riportano le zucche ed i nervi biomorfici, altri elementi caratteristici dell’arte di Kusama. Ma non si è fermata qui, sono stati infatti lanciati anche bracciali modello bangle, scarpe decolleté e ballerine, nonché teli mare, parei, e foulard.

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