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Christie’s, asta di crypto arte da record: cosa sono gli Nft?

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Il mondo dell’arte sta abbracciando quello della tecnologia. Ne è la prova il fatto che Christie’s abbia raccolto, per un’asta da record, circa 70 milioni di dollari per un’opera digitale. La crypto art sta prendendo sempre più piede? Forse sì. Di sicuro questa notizia sta facendo scalpore e rimbalzando da una parte all’altra del mondo. Come mai? Cerchiamo di capirci qualcosa in più. L’argomento si fa super interessante. La curiosità maggiore riguarda il capire cosa siano davvero gli Nft.

L’asta da record per la crypto arte: i poteri del digitale

Un’opera digitale di crypto art, per la prima volta, è andata all’asta da Christie’s. La cifra raccolta è stata davvero da primato. I 69.3 milioni di dollari, sanciti dal colpo del martelletto del battitore, hanno oltretutto portato il suo creatore al terzo posto fra gli artisti viventi più valutati del mondo. Prima di lui vi sono solo: Jeff Koons e David Hockney.

Di chi stiamo parlando? L’opera venduta nell’asta record è stata The Last 5000 Days, ovvero un monumentale file JPG di Beeple. Il vero nome dell’artista, giunto sul terzo gradino del podio, è Mike Winkelmann. L’illustratore del  Wisconsin, a soli trentanove anni, pare essersi già costruito un grosso impero. Sui social vanta milioni di seguaci anche grazie a progetti commerciali per popstar del calibro di Justin Bieber.

Winkelmann ha lavorato anche per noti marchi di moda come Louis Vitton e Nike.

 

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Crypto art: l’opera di Winkelmann e i Nft

L’opera dei record è interamente digitale. Si tratta di un collage di 5.000 immagini create e postate dal 2007 al 2021 che incorpora scene surreali e disegni di politici come Donald Trump e Mao Tse Tung. Accanto a questi uomini vi sono anche personaggi dei cartoni animati come Topolino e i Pokemon.

In quest’opera Beeple ha messo al centro di tutto paure e ossessioni della società davanti alla tecnologia. L’artista, uno dei primi a dar vita al movimento “everyday” della grafica 3D, ha voluto lanciare un messaggio ben preciso.

Il processo creativo è iniziato nell’ormai lontano 2007. Ogni giorno, senza mai saltarne uno, Beeple ha creato un’immagine e l’ha postata in rete.

L’artista ha battuto ogni record e iniziato a rivoluzionare il mondo dell’arte e della tecnologia. Grazie a The Last 5000 Days, infatti, Beeple, come dicevamo, è giunto sul terzo gradino del podio. L’asta è stata record, ma soprattutto è giunta nuova linfa alla sempre crescente frenesia per i Nft ovvero i Non fungible token. Di cosa si tratta? Di una forma di opera digitale registrata su blockchain con un token che verifica il legittimo proprietario e l’autenticità della creazione.

Lo stesso rappresentante di Christie’s ha paragonato la legittimazione dei NFT a quella della Street Art. Siamo davanti a un piccolo e nuovo passo per la storia dell’umanità.

Chi acquista opere come questa? Il target dei collezionisti è ben diverso rispetto a quello che popola le altre aste di Charlie’s. In questo caso gli acquirenti sono giovani collezionisti come il ventottenne Tim Kang, fondatore di Cue Music e un investitore in cryptocurrency che è stato il primo collezionista di Beeple.

Grazie ai bitcoin sono giunti in città nuovi filantropi e collezionisti che possono permettersi di investire crypto-milioni attraverso i Nft perché il loro mercato accetta le cryptovalute.

 

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