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Design politico, la mostra a Londra

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Che la politica ci ha abituati a vederne di tutti i colori è ormai noto a tutti, che i personaggi politici che, di volta in volta si avvicendano facciano uso del marketing, è ormai prassi comune anche nelle piccole realtà locali, ma il design? Ecco, in realtà anche il design è entrato a far parte del “costume politico”, uno dei politici più famosi in questo senso probabilmente è stato l’ex-Presidente Obama, chi non ricorda il mitico “Yes We Can”!

Nell’ultimo decennio sia politici sia persone comuni o attivisti, hanno espresso le proprie idee politiche con rappresentazioni grafiche, spesso delle vere e proprie opere di design. Immagini che in molti casi hanno fatto il giro del mondo e sono impresse nell’immaginario collettivo, come appunto il volto di Obama stilizzato, già ampiamente noto almeno un paio di anni prima della sua elezione.

Un’immagine vale mille parole

Il concetto essenzialmente è questo, ed è anche il motivo trainante della mostra “Hope to Nope”, in programmazione al Museo del Design di Londra, aperta al pubblico fino al 12 agosto. In questa mostra si presenta ai visitatori il cambiamento evolutivo della comunicazione, diventata più visiva rispetto al passato, un percorso che inizia dal 2008 fino ai nostri giorni. Esposte opere di grafici e pubblicitari che hanno contribuito alle diverse campagne politiche, presenti anche le realizzazioni di design più popolare come quelle degli street artists compresi i volantini e manifesti di protesta, molti dei quali diventati delle vere e proprie icone.

Tanto materiale con cui rivedere la storia degli ultimi anni da un punto di vista politico, ma anche sociale e comunicativo, una retrospettiva che porta inevitabilmente a un pensiero quasi plastico, quasi surreale di quanto accaduto in questi anni. Sarebbe stato impossibile immaginare una tale situazione ad esempio ai tempi di Ronald Reagan.

Il design politico che diventa materiale didattico e sociale

Secondo la curatrice Margaret Cubbage, “Queste immagini hanno la capacità di connettersi con la gente e di creare delle comunità”, vero, e per questo si usano per fini politici, poiché la stessa politica è sinonimo di aggregazione.

In sostanza il design, la grafica e le immagini favoriscono l’impatto comunicativo di un messaggio, un’idea o “grido” politico, quindi molto più efficaci di tante parole, che spesso non portano a nulla!

Immagine via:  www.quilondra.com

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