Utilizza polvere di gesso, carboncino, pastello e le punta delle dita per disegnare su tele e muri bianchi soggetti astratti, con una ricerca della simmetria che richiede di lavorare con entrambe le mani contemporaneamente.
L’artista newyorkese Judith Ann Braun in modo stupefacente riesce a realizzare con le proprie mani dei veri e propri capolavori, utilizzando quella che lei chiama “fingering” (si potrebbe definire “diteggiatura”)
Tratti e sfumature che fanno emergere una terza dimensione e che mettono in risalto lo spazio negativo, per un’opera che sembra più che mai “viva”.
Judith Ann Braun, artista Americana originaria di Albany, NY, ha lavorato per gran parte della sua vita nel campo artistico, utilizzando svariati materiali e realizzando opere controverse e affascinanti. Le sue opere astratte, simmetriche e fluide allo stesso tempo, sono risultato di un consapevole utilizzo dei propri polpastrelli che l’artista immerge nella polvere di carbone, senza utilizzare alcun pennello. Il suo istinto e la sua gestualità infantile sono governati da regole ferree e precise all’interno delle quali ha deciso di sviluppare la sua ricerca, un insieme di vincoli da lei stessa inventati e che ha definito “Symmetrical Procedures”. Si costringe a lavorare all’interno di queste regole che comprendono astrazione e simmetria bilaterale. Il risultato di questo metodo è un processo espressivo che dimostra l’immediatezza del gesto.
La fantasia prende il sopravvento e meravigliosi paesaggi semi-impressionisti riescono a trasmettere forza ed energia. Nella realizzazione delle sue composizioni, Ann Braun usa spesso tutte e le dita della mano contemporaneamente, talvolta tutte e due le mani all’unisono, soprattutto per ottenere le simmetrie desiderate. Emozionanti e delicate, le sue opere in bianco e nero lasciano a bocca aperta, e trasportano lo spettatore in un viaggio di sensazioni e riflessioni sul risultato ottenuto ma soprattutto la tecnica utilizzata.
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