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Come scegliere l’arredamento Zen per il bagno di casa

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Come scegliere l’arredamento Zen del bagno di casa e quali oggetti si addicono maggiormente a questa stanza? Per rispondere a questa domanda occorre far risuonare nella propria mente una sola parola: minimal. Per un vero e proprio bagno in stile zen non occorrono tante cose, anzi, basta lo stretto indispensabile. L’arredamento deve essere ridotto all’essenziale. La filosofia zen, come ormai ben sappiamo, tenta di farci eliminare il superfluo per farci riscoprire ciò che è davvero importante. Ecco perché nell’arredare il bagno non occorrerà quindi scegliere molti complementi d’arredo e altrettanti accessori. Niente tendine e tende con fiocchi e lacci, niente pedane, niente peluche da specchio, niente soprammobili, quadri o oggetti da appendere ai muri, niente scaffali dove riporre tutte le creme di bellezza, gli shampoo e gli altri prodotti. Servirà piuttosto concentrarsi su ciò che potrebbe davvero servire per eliminare tutto il resto.

Come arredare il bagno in stile Zen: l’essenza della natura

Se si sta completamente ristrutturando il proprio bagno per crearne uno in stile zen e si può scegliere sia di cambiare la porta di ingresso nella stanza, che i sanitari, allora ci sono due importanti decisioni da prendere.

La prima riguarda la porta. In tanti consigliano di sostituire la normale porta di legno con una schermo Shoji ovvero il classico paravento giapponese. Se abitate con la vostra famiglia e non vi sono grossi problemi di privacy, infatti, potrebbe essere davvero entusiasmante poter abbracciare in pieno lo stile giapponese. La porta di ingresso nella stanza è di per sé già un biglietto da visita di quel luogo. Perché dunque non renderla in linea con lo stile scelto per l’arredamento interno?

Sempre controllando le proprie disponibilità, e facendosi aiutare da esperti del settore, si può poi scegliere di posizionare al centro della stanza una tradizionale vasca quadrata abbastanza profonda. In molti appartamenti, però, potrebbe essere difficile interrare la vasca nel pavimento. L’operazione, oltre che piuttosto costosa, potrebbe risultare davvero irrealizzabile. Non occorre però demordere. Architetti e geometri hanno trovato diverse soluzioni per far fronte al problema. Una di queste è quella di posizionare la vasca su di una piattaforma rivestita in pietra naturale o in legno.

Altro consiglio? Niente piastrelle regolari. Non rispecchierebbero l’essenza dello stile zen. Piuttosto meglio lasciare le pareti spoglie dipingendole di bianco.

Insomma con la porta nuova e una vasca del genere il vostro bagno cambierà il suo aspetto in un nano secondo. Ricordatevi però che nello stile zen la natura la fa da padrona. Oltre al legno e alle pietre potrete utilizzare anche il bambù e completare la stanza come più desiderate aggiungendo, infine, qualche bonsai.

Un bagno in stile zen: il Giappone nelle decorazioni e suppellettili

Chi ha detto che in bagno non possano esserci anche delle composizioni floreali giapponesi? Un esempio? Lo stile zen predilige la presenza di un’ikebana con fiori locali e arbusti di stagione. Il piano della lavatrice si presta ad accogliere sopra di se un vaso con bastoni di bambù o un bel bonsai per avere un tocco di verde anche in questa stanza.

Fiori e piante sono elementi decorativi fondamentali per un arredamento in stile zen, così come lo sono gli elementi naturali quali: legno, pietra e bambù.

Altre suppellettili? Esistono un sacco di manufatti di origine giapponese che potrebbero sposarsi al meglio con l’arredamento del vostro bagno e completare il tutto con un tocco di classe e personalità.

L’importante è non essere ridondanti nella loro scelta ed evitare di aggiungerne troppi rischiando di avere in bagno oggetti superflui.

Ultima cosa: quale illuminazione scegliere? Mai sottovalutare questo aspetto. Lo stile zen predilige l’utilizzo di lampadine led da sistemare sul soffitto e nello specchio. Al bando deve essere messo, invece, ogni tipo di lampadario.  Il motivo? Si tratta di un oggetto superfluo che rischierebbe di rovinare l’atmosfera.

Foto di Cristina Mantovani da Pixabay

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