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“THE KITE”, una struttura a misura di bambino dello studio C+S Architects

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Una struttura in sintonia con l’ambiente, capace di rispondere al suo ruolo pedagogico, con un budget piuttosto ristretto. Erano questi i requisiti per la progettazione della nuova struttura educativa di Fontaniva nel Padovano, a cui lo studio C+S Architects ha risposto nel migliore dei modi.
Gli architetti dello studio veneto guidato da Carlo Cappai e Alessandra Segantini, che vantano al loro attivo due riusciti edifici scolastici, uno a Ponzano Veneto e uno Covolo, nel comune di Pederobba, hanno così approfondito la loro ricerca sull’architettura a misura di bambino, studiandone potenzialità, limiti, modalità.
Realizzato nel 2013, lo spazio, adibito a dopo scuola e ambiente ludico per bimbi fino ai sei anni d’età, è stata battezzata “The Kite”, dall’inglese l’aquilone. Si tratta di una struttura in cemento armato di grosso spessore non isolato che, per inerzia termica, consente il riparo dal caldo estivo, garantendo una temperatura costante all’interno degli ambienti. 

Lo spazio interno è suddiviso in due ambiti principali: uno, multifunzionale, di dimensioni maggiori e uno più piccolo, ognuno dei quali dotato di spazi di servizio e bagni. La struttura è stata commissionata da 1.14, un gruppo di educatori, il cui lavoro ha preso avvio con il sostegno alle famiglie nella cura dei figli dopo l’orario scolastico e durante le vacanze, ma è stato successivamente trasformato in un programma di valorizzazione dei talenti in cui i giovani sperimentano le loro attitudini. Una serie di laboratori, campi sportivi in sabbia, piscine e servizi disegna lo spazio all’aperto, le coperture sono dotate di pannelli fotovoltaici e solari, che garantiscono il pre-riscaldamento dell’acqua delle piscine nella mezza stagione e degli ambienti interni durante l’inverno.

1.14 è un nuovo metodo didattico diverso in relazione a tre fasce di età: fino a sei anni, 1.6 è innanzi tutto un gioco. Questo gruppo utilizza tutti gli strumenti a disposizione come se fossero giochi: la fotografia per imparare a guardare, il teatro per rappresentare e rappresentarsi, le lingue e la musica per imparare ad ascoltare. 6.11 sviluppa l’educazione al pensiero creativo: fantasia e creatività vengono lasciate libere di scombinare e ricombinare oggetti, luoghi e punti di vista. 11.14, inizialmente nato come supporto alla didattica, è diventato un programma di valorizzazione del talento che permette ai ragazzi di avere spazi e strumenti a disposizione per sperimentare le proprie attitudini.

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